Primavera 1995.

Dossier informativo sull'AIDS.
Riassunto realizzato con la collaborazione di Alfredo Embid Fonfria, coordinatore dell'Associazione Medicine Complementari.

La cosa più importante nella scienza è non smettere mai d'interrogarsi.

Albert Einstein
...Non ci stiamo confrontando per far si che la mia o la tua opinione prevalga, suppongo che entrambi stiamo in qualche modo lottando per la verità.
De Philebus, dai Dialoghi di Platone
La verità è rivoluzionaria.
Jean Jaurès


Sunday Times.

L'autentica vocazione scientifica è caratterizzata dalla ricerca della conoscenza senza condicionamenti né dogmatismi. Galileo osservò gli astri e dimostrò che la Terra girava intorno al Sole. Venne però accusato di eresia e dovette ritrattare la propia teoria. Ma, anni dopo, la sua tesi fini per trionfare...

La scienza è una vocazione che, per essere soddisfatta, non può sottoporsi ai capricci del mercato e deve essere promossa socialmente. Di solito per compiere un passo avanti nel campo scientifico occorre impegnarsi su diverse linee di ricerca, di cui forse soltando una sboccherà in un risultato positivo. Ai rispetto abbiamo l'esemplo di Alessandro Fleming che scopri l'efetto antibiotico della pennicillina in modo del tutto casuale.

Se è difficile articolare una scienza umanamente positiva in una situazione di sottomissione alle leggi del mercato, lo è ancor di più quando ci troviamo in presenza di certi interessi mercantili in grado di impadronirsi di vecchie e nuove invenzioni. E' questa la causa della non applicazione a tutt'oggi delle energie rinnovabili ai mezzi di trasporto urbani e rurali e del perpetuarsi dei motori a gas e a petrolio, origine di tante guerre.

In un mercato su cui predminano corruzione e irresponsabilità, diviene ancor più ardua la creazione di una sciencia al servizio di un'umanità più libera. Vi sono poteri che promuovono con abbondanza di mezzi la ricerca volta all'alienazione massiccia ed al controllo della popolazione (nuovi sistemi di alienazione ludica e televisioni più moderne), e trascurano invece gli strumenti di liberazione.

La serie di informazioni che qui di seguito scriviamo ci permettono di divenire partecipi dell'avventura di scienziati critici che intendono dar corpo alla loro vocazione nell'ambito della ricerca medica e biologica.

Non solo cercano di rielaborare una teoria scientifica, imposta arbitrariamente, ma anche di difendere l'equanimità, il senso di responsabilità ed il rigore che dovrebbero essere caratteristiche precipue della loro professione.

Vedremo inoltre come, a causa del loro operato, questi scienziati si scontrano con la dura realtà di poteri irresponsabili e come questi poteri premono in tutti gli ambiti (politico, economico, informativo) per sottomettere l'umanità al regno della disinformazione e del terrore incarnati dalla paura all'AIDS. 


Prologo: «Wellcome to death».

L'antica Burroughs-Wellcome venne creata nel 1880 da due farmacisti: Henry Wellcome e Silas Burroughs.

Nel 1936 venne fondata la Wellcome Trust. La Wellcome e la Rockefeller iniziarono ad associarsi.

Durante gli anni '30 rappresentante legale della Wellcome Trust fu la firma Sullivan & Cromwell, una delle più influenti di New York ed uno dei pilastri della Rockefeller. I sui due avvocati, John Foster Dulles ed Allen Dulles sarebbero divenuti, rispettivamente, Segretario di Stato e direttori della CIA durante la guerra fredda.

Sin dagli anni 50 si preparano i suoi quadri tecnici, e in seguito il trust Wellcome partecipa al complesso universitario londinese fondato da Rockefeller. La sua influenza si estende nel campo dell'educazione sanitaria inglese.

Negli anni 70, David Rockefeller crea la Commissione Trilaterale, formata da industriali, accademici ed uomini politici esperti in politica internazionale.

Il nocciolo duro della Trilaterale è composto da dirigenti di un gruppo di aziende multinazionali il cui scopo è il mantenimento del potere economico (plutocrazia) in tutto il mondo. Fra queste multinazionali un posto preminente spetta alla Wellcome Trust Corporation.

Fino al 1986, Wellcome Trust controllava il 100% della Wellcome Inc, produttrice di farmaci. Vendette il 25% delle propie azioni e assunse la denominazione di Wellcome Foundation.

Da questo momento in poi assistiamo ad un cambiamento di rotta da parte delle istituzioni della Wellcome che rinunciano ad atteggiamenti etici ed accademici per un mercantilismo duro e puro.

Dopo il clamoroso insuccesso come trattamiento anticancro, la Wellcome ottenne l'autorizzazione per ripresentare sul mercato l'AZT, ribattezzato Retrovir, per trattare i malati d'AIDS.

Il 24 giugno del 1988, Duncan Campbell, in un articolo intitolato «The amazing Aids scam», sulla rivista «New Stateman and Society», affermò che molti risultati clinici vengono nascosti dietro risultati commerciali. Affermò inoltre che il costo dell'AZT si era quintuplicato o decuplicato. Il costo mensile di un malato di Aids è attualmente di oltre un milione di lire.

Nei Iuglio del 1992, la Wellcome Trust ridusse la propia quota di partecipazione nella Wellcome Foundation ad un 40%, con un profitto di 2,3 miliardi di sterline.

Funzionari a caccia del virus: i NIH, i CDC ed il EIS.

Negli Stati Uniti la ricerca scientifica ufficiale è controllata dell'Istituto Nazionale della Salute, il NIH, e dal Servizio della Salute Pubblica attraverso i Centri di Controlo della Malattia, o CDC. Entrambe queste istituzioni sono dirette da virologi.

Il NIH venne fondato nel 1887 come Laboratorio Medico dipendente organicamente dalla Marina degli Stati Uniti. Negli anni 30 venne creato il primo reparto specializzato del NIH: l'Istituto Nazionale del Cancro.

Nel 1955, James Shannon assunse la direzione del NIH. Dal 1956 il bilancio dei NIH aumentò notevolmente nel quadro della sua lotta contra la poliomelite, con un considerevole accrescimento dell'influenza dei virologi.

Verso il 1960 i virologi antipolio assunsero anche la lotta contro il cancro, con personaggi come Howard Temin e Robert Gallo.

Dal 1962 in poi i NIH avviarono la ricerca dell'origine virale del cancro, con stanziamenti enormi e senza risultati pratici.

Adattanto la realtà della malaltia agli interesi della loro linea di ricerca inventarono la nozione di virus lento. Si tratterebbe di virus che, in teoria, uccidono la persona «a ritardo», cioè una volta scomparsi dal corpo. Grazie a questa linea di ricerca Carlton Guidachek ricevette il premo Nobel nel 1976.

Una volta accettata questa linea di ricerca, i NIH allargarono la loro area d'intervento a tutte le malattie, analizzate sempre dal punto di vista virale. Attualmente i NIH stanno spendendo circa diecimilia milioni di dollari all'anno.

L'altro pilastro dell'amministrazione sanitaria degli USA sono i Centri di Controllo della Malattia, o CDC. All'inizio non avevano ricercatori ma attivisti pubblici pagati per frenare le malattie contagiose.

Questi CDC nacquero negli anni 40, con il controllo della malaria durante la Seconda Guerra Mondiale, come Centro Malattie Contagiose.

Il CDC avviò tre programmi destinati a far credere alla popolazione l'origine infettiva e contagiosa delle malattie.

Nel quadro di uno di questi programmi venne creato, verso il 1950, il Servizio d'Intelligenza Epidemie, o EIS, destinato a reclutare i neolaureati in medicina e biologia.

Furono assai attivi in occasione della cosiddetta influenza asiatica del 1957. Negli anni 60 tentarono di persuadere l'opinione publica dell'origine infettiva della leucemia. Nel 76 cercarono di applicare l'ipotesi virale all'epidemia di influenza suina e alla malattia del legionario.

Attualmente l'EIS è divenuto un'organizzazione stattale del tutto segreta. La rete dell'EIS svolge un ruolo di primo piano nell'individuazione dei primi cinque casi di AIDS. Sin dall'inizio la malattia veniva condizionata dall'ipotesi virale.

Esiste un altro programma del CDC, denominato «programma associazioni». Consiste nel sovvenzionare associazioni che «educhino» la popolazione secondo i postulati della linea virale, fra di esse associazioni sanitarie e di emofilici. Dal 1984 in poi sovvenzionò anche gruppi di attivisti per i diritti degli omosessuali ed anti AIDS.

AIDS, un dibattito scientifico censurato.

Nel 1981 Ronald Wilson Reagan vince le elezioni presidenziali degli Stati Uniti. Nella «lobby» che finanziò la sua campagna elettorale troviamo la Wellcome Trust Corporation.

Nello stesso anno, Michael Gottlieb individuò cinque persone malate, e fra cui non era intercorsa relazione alcuna, caratterizzate da un sistema immunitario indebolito. Questa malattia venne battezzata con il nome generico di AIDS, Sindrome di Immunodeficienza Acquisita.

Il 23 aprile 1984, con la presentazione dell'allora segretaria di Stato della Sanità e Assistenza Sociale degli USA, Margaret Heckler, il D. Robert Gallo annunciò nel corso di una conferenza stampa che aveva scoperto il retrovirus produttore dell'AIDS, che denominò HTLV-III.

Nello stesso giorno veniva registrato un brevetto americano del test dell'HTLV-III sviluppato dallo stesso Gallo.

Questa dichiarazione venne fatta in assenza del dibattito e delle verifiche che avrebbero dovuto precedere una notizia di tanta rilevanza. Ma, ciò nonostante, venne accolta come un fatto dalla comunità scientifica internazionale.

Senza ulteriori approfondimenti venne messo in atto un vasto programma di ricerca, sempre coerente con l'ipotesi dell'HTLV-III.

Margaret Heckler e Robert Gallo.Margaret Heckler e Robert Gallo.

Il furto del diamante falso.

In seguito alla dichiarazione del D. Gallo, il governo dello stato francese denunciò il governo degli USA, reclamando il diritto al brevetto ed il merito della scoperta del retrovirus, che venne ribattezzato come HIV («Virus della Immunodeficienza Umana»).

In breve il Presidente degli USA, Ronald Reagan ed il primo ministro francese Jacques Chirac raggiunsero un accordo: i due stati avrebbero condiviso i profitti del test dell'HIV, e Gallo e Montagnier sarebbero stati considerati «co-scopritori» del retrovirus.

Qualche tempo dopo vennero pubblicate le fotografie del retrovirus. Esse erano identiche a quelle di campioni di un virus, denominato LAV, che qualche tempo prima erano stati invitati a Gallo dal Dott. Luc Montagnier, capo dell'èquipe di ricerca dell'Istituto Pasteur.

In un'altra occasione, nel mese di ottobre del 1983, il Dott. Montagnier aveva spedito al collega americano un altro gruppo di campioni, accompagnato da un contratto ai sensi del quale il laboratorio americano non avrebbe potuto utilizzarli a fini di lucro.

Secondo il Dott. Sonnabend, creatore dell'«AIDS Medical Foundation», la coincidenza delle fotorafie non era spiegabile se esse avessero riguardato campioni di pazienti diversi.

Agli inizi del 1989 il reporter John Crewdsen affermò sul «Chicago Tribune» che Gallo si sarebbe impossessato del virus spedito dal Dott. Montagnier al suo laboratorio, spiegando cosi la scoperta da parte di entrambi dello stesso virus.

Il 1° marzo dello stesso anno, il New York Tribune riportò un'indagine interna dell'Istituto Nazionale della Salute degli Stati Uniti.

In tale indagine si giungeva alla conclusione che un articolo di Gallo pubblicato nel 1984 sulla rivista Scienze ed in cui affermava che, a suo avviso, il cosiddetto HIV provocava l'AIDS, conteneva contraddizioni frutto di «tergiversazioni o falsificazioni».

Il governo francese chiese il riconoscimento assoluto della scoperta dell'HIV, ed un risarcimento da parte del governo degli USA di circa 20 milioni di dollari. Si trattava dell'equivalente ai profitti ottenuti con i test d rilevamente dell'HIV. Chiese inoltre la restituzione di alcuni milioni di dollari intascati direttamente dal Dott. Gallo.

Il governo degli Stati Uniti fini per ammettere il furto del virus. E questa ammissione significò un incremento del 10% delle royalties sul test del cosiddetto HIV per l'Istituto Pasteur.

Uno scienziato dissidente: Peter Duesberg.

Nel 1987, Peter Duesberg, biologo moleculare, membro dell'Academia Nazionale delle Scienze (degli USA) e già allora uno dei principali specialisti in retrovirus del mondo, iniziò a scrivere articoli relativi al cosiddetto HIV sulla rivista «Cancer Research».

In questi articoli Duesberg sollevò alcuni interrogativi: come poteva l'HIV uccidere miliardi di cellule se le prove avevano rivelato che era in grado di uciderne solo alcune? Perché vi sono malati di AIDS che non presentano nessuna traccia di questo HIV? E quando l'HIV viene iniettato in animali perché questi non sviluppano l'AIDS?

Dopo nove mesi di interventi sulla rivista «Cancer Research» e dopo aver letto tutti gli articoli apparsi in precedenza, giunse alla conclusione che questo retrivirus, lungi dall'essere mortale, poteva venir considerato innocuo.

Ciò nonostante Duesberg insistì con prudenza sul fatto che non dovevano essere abbandonate le misure di prevenzione nelle relazioni sessuali.

Il biologo Peter Duesberg.Il biologo Peter Duesberg.

Prima fu il silenzio dei suoi colleghi. Poi la soppressione dei suoi fondi per la ricerca: l'ottobre del 1990 gli venne comunicato che la sovvenzione annua di 350.000 dollari che riceveva dal governo degli USA sarebbe stata eliminata alla fine del 1992.

Fra i membri del comitato di controllo che gli negò la sovvenzione troviamo la Dott. sa Flossie Wong Staal (madre di uno dei figli di Gallo) ed il Dott. Dani Bolognesi, titolare di un altro brevetto a lunga scadenza degli anticorpi del cosiddetto HIV.

Duesberg protestò invano malgrado l'appoggio iniziale di alcuni membri del governo e di alcuni congressisti, come Ron Dellums e William Dannemeyer.

È charo che, sin da allora, il dibattito sull'origine dell'AIDS era completamente insabbiato. Scienziati di «prestigio», con elevati emolumenti e cariche, affermavano senza sosta sui mass media che il cosiddetto HIV era l'unica causa dell'AIDS.

HIV-AIDS: un'ipotesi impossibile.

Secondo l'ipotesi per cui l'HIV provoca l'AIDS, quando una persona presenta HIV, questo virus infetta ed uccide i leucociti (globuli bianchi) con intensità e continuità sufficienti a fare della persona colpita una vittima delle cosiddette «malattie opportunistiche».

Davanti all'esperienza di persone portatrici di anticorpi dell'HIV che durante anni non sviluppano nessun sintomo d'AIDS, i virologi compiono ardui sforzi di reinterpretazione per adattare la realtà alle loro teorie.

Schema basico del retrovirus denominato HIV.Schema basico del retrovirus denominato HIV.

Rispondono che il virus resta nascosto, che realizza mutazioni, che procede in modo misterioso.

È chiaro che queste persone non mettono mai in discussione l'ipotesi virale: sono i numerosi virologi del NIH, dell'EIS, i rpincipali beneficiari dei brevetti dei test, dei viaggi organizzati, delle sovvenzioni pubbliche e private...

Secondo Duesberg, il virus infetta ed uccide all'incirca una cellula su 10.000 ed il corpo umano sostituisce le cellule ad un ritmo molto più rapido.

Quindi la causa o le cause dell'AIDS vanno cercate altrove. Ed il mal chiamato HIV è uno fra i tanti retrovirus che, a volte, si possono trovare in un malato d'AIDS.

Purtroppo sinora non è stato eseguito nessuno studio sistematico per scoprire quali sono i fattori, oltre all'HIV, che producono l'AIDS.

Vi sono numerose testimonianze di medici con esperienza in malati d'AIDS, e testimonianze di rappresentanti di gruppi di appoggio a questi malati secondo le quali le persone colpite dall'AIDS, come emofilici e recettori di trasfusioni, rinforzano la teoria che vi sono numerosi fattori che provocano un calo delle difese, in presenza o meno dell'HIV.

Molte persone malate d'AIDS hanno sofferto in precedenza malattie a contagio sessuale, abuso di antibiotici o di droghe e farmaci immunosoppressori.

Il terrore proveninete dal Terzo Mondo.

Durante il 1989, Philippe ed Evelyne Kryen, responsabili di un'organizzazione medica di cooperazione con 230 impiegati a Kagera, Tanzania, diffusero le prime informazioni relative alla presenza dell'AIDS in Africa.

Pubblicarono un dossier, illustrato, in cui venva ipotizzato un futuro assai buio per il continente africano, flagellato dalla piaga dell'AIDS.

La stampa degli USA riprese ed amplificò questo dossier.

Ad esempio, nel marzo del 1992, il Washington Post scrisse che il continente africano stava soffrendo «una immensa catastrofe nel campo della salute pubblica» e che Kagera era «una delle aree più duramente colpite del mondo».

Questo giornale attribuì a Philippe Kryen frasi del tipo: «sarebbe stato preferibile un terremoto» alla piaga dell'AIDS, dato che essa colpiva il gruppo più produttivo, quello delle persone più sessualmente attive.

Il 3 ottobre del 1993, il Sunday Times pubblicò un lungo articolo del suo reporter scientifico Neville Hodgkinson.

In questo articolo, e dopo quattro anni di esperienza con pazienti africani, Philippe Kryen dichiarava: «L'AIDS non esiste. È una cosa che è stata inventata. Non ci sono basi epidemiologiche. Per noi non esiste

Ma il Washington Post non si fa eco di questa mutata opinione. Solo il The Guardian e, in parte, il Sunday Times londinese, quest'ultimo mediante un saggio di Simon Jeckins, aprirono il dibattito.

Il principale argomento della nomenclatura scientifica britannica contro Hodgkinson fu uno studio non pubblicato, realizzato dal Medical Research Council e diffuso nel corso di una conferenza stampa nel giugno del 1993.

Questo studio affermava che i contadini ugandesi con risposta positiva ai test dell'HIV presentavano un'indice di mortalità superiore rispetto agli altri. Mai dei 64 decessi utilizzati dal Medical Research Council per la prova, solo 5 vennero diagnosticati come provocati dall'AIDS.

Casa della scimmia verde.
Cartello: CASA DELLA SCIMMIA VERDE.
-Riecco quelli dei CDC con i loro test dell'HIV-.
-Questi stupidi umani sono capaci di qualsiasi cosa per i soldi delle borse di studio-.

In questa conferenza stampa, alla domanda dello stesso Neville Hodgkinson se quei contadini erano morti di AIDS, la risposta fu più o meno questa: «non proprio».

Nella conferenza internazionale sull'AIDS tenutasi a Yokohama nell'agosto del 1994, e nella quale fecero pubblicità ai propri prodotti molte industria farmaceutiche impegnate nel campo dell'AIDS, venne aumentato il numero delle malattie che dovevano essere considerate conseguenza dell'AIDS.

Grazie a questo cambiamento nei criteri di calcolo, la cifra delle persone colpite dall'AIDS in Asia avrebbe dovuto aumentare considerevolmente.

Nel dicembre del 1994, nel corso di un'altra conferenza internazionale sull'AIDS, in Marocco, dinanzi a scienziati e rappresentanti governativi, i portavoce ufficiali dell'Organizzazione Mondiale della Salute affermarono che in Africa le infezioni da HIV erano oltre 1.500.000 e che nel 1994 questa cifra aumentava fino ai 10.000.000 di persone colpite.

Propaganda AIDS in Tanzania.Propaganda AIDS in Tanzania.

Harvey Bialy, Dottore in Biologia Molecolare e direttore della rivista «Biothecnology» affermò -dopo aver visitato Nigeria, Camerun e Gabon- che non vi è AIDS contagioso in Africa. Denuncia inoltre che epidemiologi poco rigorosi vogliono presentare come AIDS le tipiche malattie da denutrizione.

La dissidenza si organizza.

Nel 1990, alla Conferenza Internazionale sull'AIDS a San Francisco, il Dott. Luc Montagnier fece marcia indietro ed affermò che l'HIV non poteva provocare l'AIDS senza un cofattore, come ad esempio i microplasma, piccoli batteri divenuti aggressivi per l'azione degli antibiotici.

Questa dichiarazione provocò le ire di una parte del pubblico e di alcuni suoi colleghi nord-americani. Dovette tornarsene in gran fretta in Francia.

Nel 1993, circa 40 scienziati, fra cui esperti retrivirologi, epidemiologi ed immunologi si unirono per formare il Gruppo per la Revisione dell'lpotesi HIV-AIDS. Questo gruppo si constituì in seguito al rifiuto di tutte le reviste scientifiche invitate a farlo a pubblicare la seguente lettera:

«Il pubblico in generale crede che un retrovirus denominato HIV è causante del gruppo di malattie denominato AIDS. Molti scienziati biochimici mettono adesso in forse queta ipotesi. Proponiamo che un gruppo indipendente e qualficato diriga un approfondito lavoro di valutazione delle prove favorevoli e contrarie alla suddetta ipotesi. Proponiamo inoltre che vengano progettati ed eseguiti studi epidemiologici critici».

Questo gruppo ha pubblicato una rivista il cui titolo era inizialmente «Rethinking AIDS» e che attualmente si chiama «Reapprasing AIDS». Dal momento della sua creazione, questo gruppo ha riunito più di 400 scienziati critici.

Informazioni sulle posizioni di diversi scienziati sul ruolo dell'HIV nello sviluppo dell'AIDS.
Informazioni sulle posizioni di diversi scienziati sul ruolo dell'HIV nello sviluppo dell'AIDS.

La conferenza di Sant Cugat del Vallès.

Già nel dicembre del 1993, l'«Asociación de Medicinas Complementarias» organizzò una conferenza a Sant Cugat del Vallès, con la partecipazione di alcuni di questi scienziati, tutti essi critici nei confronti della teoria ufficiale dell'HIV-AIDS.

Vennero invitati, fra gli altri, il Dott. Peter Duesberg, il Dott. Harvey Bialy, Robert Laarhoven, coordinatore dell'associazione per la ricerca anti-AIDS in Olanda e Joan Shenton, direttrice dell'impresa di video medici MEDITEL.

Quest'ultima impresa (MEDITEL) ha avuto l'opportuntà di presentare l'opinione degli scienziati dissidenti, soprattutto mediante programmi sul quarto canale della televisione britannica che hanno sommato 5 ore di informazione.

Gli organizzatori dell'incontro inviarono un documento denominato «Riconsiderare l'AIDS» riprodotto della rivista «Cuerpomente» e poche altre, ad oltre 600 media dello Stato spagnolo.

Nessuno dei media presenti alla conferenza, nessuna televisione catalana o spagnola trasmise informazione alcuna relativa all'incontro. In questi media non trapelò neppure nessuna informazione relativa alle opnioni dei dissidenti ed ai loro curriculum.

Trattamenti e superstiti.

La maggioranza delle persone colpite dall'AIDS che hanno sopravvissuto alla malattia lo han fatto grazie a grandi dosi di volontà e di senso critico, assumendo costumi responsabili di vita.

A Londra, i superstiti pubblicano la rivista «Continuum». In Olanda esiste la Fondazione per la Ricerca Alternativa sull'AIDS (SAAO).

A prescindere dalle sue origini, l'immunodeficienza può essere trattata con molteplici metodi prodotti ecologicamente ed assai economici. Vi sono ricercatori e terapeuti che offrono soluzioni all'immunodeficienza basate sulle proprietà curative delle piante.

La medicina cinese, ad esempio, libera dalle pressioni delle compagnie farmaceutiche occidentali, ha continuato a studiare e ad utilizzare piante immunostimolanti, perpetuando una tradizione che risale ad oltre 22.000 anni fa.

Nel frattempo, nell'area mediterranea, molte piante sono in pericolo di estinzione prima ancora che se ne siano potute studiare le propietà medicinali. E ci sono ancora persone capaci di provare entusiasmo all'idea di una Barcellona sede dell'Agenzia Europea del Farmaco...

I trattamenti tossici dell'AIDS.

Il 1° aprile del 1994 vennero resi pubblici i primi risultati dello studio franco-britannico Concorde.

In questo studio venivano comparati i risultati dell'AZT in 1800 persone, presunte portatrici dell'HIV e senza sintomi di AIDS, la metà delle quali assumevano questa sostanza.

Da queste conclusioni emergeva che la comparsa dei sintomi di AIDS non era ritardata in modo alcuno dell'AZT e che si erano registrati più decessi fra i pazienti che lo ricevevano che fra quelli non trattati.

Vi sono inoltre altri elementi da prendere in considerazione: l'immunodeficienza in sé, i tumori indotti, l'anemia, le trasfusioni -che provocano un decremento delle difese-, e la diminuzione della qualità della vita.

Il test ufficiali è stata oggetto di dure critiche. Prova di 19 test Western Blott realizzati in diversi laboratori con lo stesso campione di sangue.
Il test ufficiali è stata oggetto di dure critiche. Prova di 19 test Western Blott realizzati in diversi laboratori con lo stesso campione di sangue.

Come reazione a Los Angeles si costituì l'associacione Progetto AIDS, che avviò un procedimento giudiziario contro i responsabili dell'approvazione dell'AZT come farmaco negli Stati Uniti. A Londra venne creato lo SCAM, comitato destinato ad indagare ed a pubblicare gli affari della Wellcome Foundation e dell'AZT. L'avvocato inglese Graham Ross sta pianificando un gruppo d'azione giuridica interstatale contro la Wellome Foundation, che comprende lo Stato spagnolo.

Dal 14 al 17 april del 1994, la Wellcome Foundation invitò 20 rappresentanti dei media dello Stato spagnolo a Londra, all'Hotel Grafton, a 5 stelle, con un costo di circa 150 milioni di lire.

Il motivo? Vediamo che sarebbe successo qualche giorno dopo...

Kary Mullis e la manipolazione informativa in azione.

Il Dott. Kary Mullis ricevette il Premio Nobel di Chimica 1993 per aver scoperto la tecnica più avanzata per studiare virus: il RCP, iniziali di «Reazione della Poliomerasa in Catena».

La RCP è uno strumento per amplificare qualsiasi tipo di cosa, per insignificante che sia, come ad esempio il cosiddetto HIV. E addirittura una molecola di ADN, se disponiamo dei mezzi necessari per analizzarla.

Quando la tecnica del RCP venne applicata per la prima volta nel 1989 per rilevare la presenza dell'HIV, alcuni ricercatori assicurarono che l'affermazione di Duesberg secondo la quale l'HIV non era rilevabile nei malati di AIDS sarebbe crollata.

Il 21, 22 e 23 aprile del 1994, ebbe luogo a Toledo la 28ª Riunione Internazionale della Società Europea di Ricerca Clinica. Riuniva oltre 1000 scienziati ed era patrocinata dalle multinazionali framaceutiche.

Nel corso della sua conferenza Kary Mullis cambiò il tema dell'intervento ed affermò di non credere che il cosiddetto HIV fosse la causa dell'AIDS. Alcuni dei presenti inorridirono e vi fu chi uscì dalla sala prima della fine del discorso.

Stranamente, in nessuna delle testate dello Stato spagnolo che riportarono la notizia (ABC, El Mundo, El Pais, Ya...) venne riportato pienamente il contenuto delle sue affermazioni.

Apparvero invece titoli, intere pagine e lunghi commenti che criticavano o mettevano in ridicolo le sue dichiarazioni. Al massimo vennero riportate 60 parole dell'opinione di Mullis, e presentate come se fossero del tutto sprovviste di fondamento.

Qualche tempo dopo un malato d'AIDS ed un portatore dell'HIV superstiti e dissidenti della teoria ufficiale intervistarono Kary Mullis.

In questa intervista, Kary Mullis si unì alle voci di coloro che affermano che il virus è inoffensivo.

«Il mistero di questo virus è stato generato dai duemila milioni all'anno che vi sono stati spesi. Se prendi un altro virus e ci spendi duemila miliardi di dollari potrai ricamarci sopra tutti i misteri che vuoi».

Riassunto realizzato con la collaborazione di Alberto Embid Fonfria, Coordinatore dell'Associazone di Medicine Complementari


Riferimenti, contatti e bibliografia:

Informazioni generali:

Asociación de Medicinas Complementarias (A.M.C.).

Reaprasing AIDS: 4622 Santa Fe St. Diego. Ca 92019. Tel.: 619-272-3884. Fax.: 619-272-1621.

Foundation Alternative AIDS Research (SAAO), PO Box 1447, NL 1200 BK Hilversum, The netherlands. Tel/Fax,: 035-243084.

Informazioni sugli interessi economici dell'AIDS:

Bryan Ellison: «Inventing the AIDS Epidemic». Contatto: Brian J. Ellison. UC Berkeley, Stanley Hall, Berkeley, California, 94720. (510) 643-5455.

Slingshot Publications: «Dirty Medicine». Indirizzo: Bm BOX 8314 Londra WC1N rXX Inghilterra.

Graham Ross, J. Keith Park & Co., 161, Banks Road, West Birby, Wirral, Merseyside, Liverpool. L483HU, Inghilterra. Tel.: 011-44-051-227-2552.

Jon Rappoport. «AIDS INC. Scandal of the Century». Contatto: Jon Rappoport. 1715 North Fairfax avenue. Los Angeles. California. 90046. (213) 874-3393.

Informazioni sui trattamenti ufficiali:

SCAM: BCM 7000. Londra WCIN 3 XX Inghilterra.

Testimonianze di sopravvissuti:

Continuum Magazine.


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